
Chili di troppo e tumore al seno
Quasi sempre si parla di quanto sia importante mantenere il peso corporeo nella norma per ridurre il rischio di ammalarsi di cancro . Non meno importante, però, è prefissarsi lo stesso obbiettivo anche dopo aver ricevuto una diagnosi. Oggi si sa con certezza che una simile indicazione è valida per i tumori dell’apparato digerente e per quelli «alimentati» dagli ormoni: tra cui i tumori al seno. Affrontare le terapie evitando l’eccesso ponderale (sovrappeso o obesità) riduce infatti il rischio di comparsa di recidive e le probabilità che le cure possano danneggiare il cuore .
Da un articolo del web ,ho trovato queste utilissime informazioni:
Il lavoro dei ricercatori francesi puntava a chiarire l’impatto che l’eccesso di peso può avere sulla salute cardiovascolare delle donne colpite dal un tumore al seno. Il Sovrappeso e obesità – al pari del fumo , dell’ ipertensione e di una diagnosi di diabete – rappresentano un’insidia per la tenuta del cuore delle donne alle prese con la chemioterapia. Nei due anni successivi alla conclusione delle cure, conseguenze a carico del muscolo cardiaco sono state rilevate in poco più di 3 pazienti su 100. Un dato che dimostra come il rischio esista, pur essendo circoscritto. A preoccupare i ricercatori, piuttosto, è stato l’aver scoperto una più alta incidenza di complicanze cardiovascolari tra le donne in sovrappeso e obese.
L’obbiettivo di mantenere una buona condizione fisica non deve per questo essere cancellato dopo la scoperta della malattia. «Se necessario, perdere peso è un obbiettivo che una donna che riceve una diagnosi di tumore al seno deve prefiggersi . Mangiare poco e fare attività fisica a partire dalla fase in cui ci si sottopone alla chemioterapia riduce il rischio di recidiva e di mortalità complessiva, con un’efficacia che va a sommarsi a quella determinata dai farmaci». Un nesso, quest’ultimo, che scaturisce anche dalla «protezione» dell’apparato cardiovascolare. Motivo per cui, dal momento che il sovrappeso e l’obesità rappresentano un fattore di rischio anche per le persone sane, non si dovrebbe prescindere dal mantenimento di un adeguato peso corporeo. «Se in passato consigliavamo il riposo, oggi siamo impegnati a far capire alle pazienti quanto sia importante svolgere un’attività commisurata alle capacità di ognuna di loro».
Muoviti per star bene,prevenire è meglio di curare.
Ti aspetto in palestra per iniziare a cambiare il tuo stile di vita, ti lascio con quest’ultima frase con cui abbiamo iniziato la serata informativa ” Attività fisica e Alimentazione”.
“Non si può pensare bene,amare bene,dormire bene se non si è mangiato bene”
Barbara